Innaffiate sempre alla base delle piante, evitando di toccare foglie e fiori. Preferite la sera per limitare l’evaporazione e l’effetto lente di ingrandimento sulle foglie che rischiano comunque di venire bagnate. E piccola astuzia , potete utilizzare anche un sistema di innaffiatura economico di tipo Iriso ® che comporta numerosi vantaggi:
• Funziona senza elettricità : è sufficiente adattarlo su delle bottiglie
• Flusso regolabile.
• Durata dai 5 ai 60 giorni per partire tranquillamente in vacanza.
Al fine di conservare l’umidità più a lungo , utilizzate una pacciamatura, ma fate attenzione a non utilizzare la corteccia di pino per le rose: quest’ultima infatti acidifica la terra ed i rosai non tollerano bene un terreno acido. Preferite piuttosto gusci di cacao, di grano saraceno, trucioli di pioppo, di quercia, o una pacciamatura minerale in una tela fuori dal suolo, dell’ardesia o della pozzolana. Per una efficacità massimale, considerate dai 5 ai 10 cm.
La corteccia di pino conviene alla maggior parte degli arbusti, soprattutto alle ortensie ed alle piante acidofile in generale. Le piante vivaci, i bulbi a fioritura estiva e le piante in vaso saranno protette con una pacciamatura più leggera come della paglia di lino, gusci di grano saraceno, e per gli arbusti in vaso dei trucioli di pioppo. Per un effetto design poi, dell’ardesia.
Un’aiuola protetta da una pacciametura può essere innaffiata più raramente, ma più abbondantemente affinché l’acqua arrivi in profondità. Inoltre la pacciamatura impedisce alle erbacce di crescere, preserva la terra e l’attività microbica è salvaguardata. Le pacciamature di origine vegetale devono essere rinnovate regolarmente, quelle di origine minerale invece non hanno bisogno di essere rinnovate.