
Conoscere la vite
Sapere tutto sulle viti da tavola
Le i cui steli si ispessiscono diventando nodosi e si ramificano in sarmenti con viticci che permettono alla pianta di fissarsi. I fiori sbocciano a maggio/giugno mentre la fruttificazione si registra da agosto ad ottobre a seconda delle varietà. I frutti sono bacche bianche, gialle, rosa, viola e nere riunite in grappoli. La vite si accontenta di qualsiasi tipo di terreno, tranne quelli troppo umidi, in pieno sole. L'attecchimento è molto profondo, ciò che permette alle piante bene sistemate di resistere alla siccità. I primi frutti appaiono tra i 3 e 5 anni dopo la messa a dimora. sono arbusti sarmentosi
Piantare la vite isolata, in siepe fruttifera, mettendola in posizione verticale su pali di legno, a spalliera o a tendone, ecc. Le viti sono vendute sotto forma di barbatelle quindi sono piantine innestate da un anno, alte circa 20/40 cm in vaso biodegradabile.
dà bei grappoli d'uva bianca con riflessi dorati a polpa saporita e dolce a inizio settembre.
matura a fine agosto, le sue bacche sono viola chiaro a polpa rosata, succosa e inzuccherina.
produce grappoli di bacche nere dal pronunciato gusto di moscato, dolci e profumate, nel mese di settembre.



Messa a dimora della vite da tavola
La venduta in vaso biodegradabile si pianta da ottobre a maggio a una distanza tra 1 e 3 m a seconda di come si desidera far crescere la pianta. Per la messa a dimora, fare una buca profonda e larga 50/60 cm in modo da assestare la terra bene in profondità. Togliere i sassi e le radici delle erbacce. Mettere in fondo alla buca di impianto circa 80g di cornunghia (ossia una grossa manata) da mescolare alla terra, riempire di metà la buca con terra eventualmente migliorata da terriccio da piantagione e letame composto (circa una palata). Fare immergere in un secchio d'acqua la pianta con il vaso qualche istante in modo da ridratare bene la zolla, e piantare la vite con il vaso : il punto di innesto sopra il livello del terreno. Colmare la buca con la terra asportata in precedenza eventualmente ammendata da terriccio da piantagione, comprimere al piede dell'arbusto formando una conca e annaffiare abbondantemente (10/15 litri d'acqua) in modo da assicurare una buona coesione tra le radici e la terra.
Per le piantagioni fatte in autunno, ti raccomandiamo di rincalzare il piede della vite rialzando terra leggera fino alla parte superiore del punto di innesto, in modo da preservarlo dalle gelate
Potatura e manutenzione della vite da tavola
Prima di dare i primi frutti, la va formata. In ogni caso non avere timore di ripotare 1/2 germogli nell'anno della messa a dimora in modo da fortificare il ceppo. In fase di vegetazione, disponi a spalliera il/i ramo ottenuto/i. A quel punto la vite può essere coltivata a ceppo corto o palizzata su una griglia o un pergolato. Nel secondo caso, le ramificazioni secondarie verranno potate secondo il principio del taglio trigemme, benché le varietà di Chasselas preferiscano essere potate a due occhi. Devi farlo a febbraio-marzo, prima della ripresa della vegetazione.
Potature estive sono anche necessarie. Ben condotta, la vite teme poco le malattie, soli la peronospora e l'oidio possono a volta colpire in modo spettacolare il fogliame e i frutti giovani. Dopo la potatura effettua un trattamento a fine inverno, seguito da un trattamento alla poltiglia bordolese in preventivo. In fase di vegetazione, effettua trattamenti fungicidi o alla poltiglia bordolese appena appaiono i primi sintomi.
Per preservare la fertilità e l'acidità del terreno e provocare una buona fruttificazione, un'aggiunta di concime organico può essere effettuata ogni anno in autunno.


