Chiamata anche aglio sudafricano, la tulbaghia è una pianta affascinante, classificata tra le Amaryllidaceae. Il genere conta una trentina di specie, la più conosciuta e coltivata delle quali è la Tulbaghia violacea presente in diverse cultivar. Originaria del Sud Africa come suo cugino l'agapanthus, la tulbaghia è una pianta perenne dal ceppo tuberoso e semi-rustico. Il nome Tulbaghia si riferisce a Ryk Tulbagh, governatore olandese della provincia del Capo di Buona Speranza, morto nel 1771.
La Tulbaghia cresce in un cespo denso e compatto, composto da foglie lunghe e ben fasciate, di colore verde leggermente grigio, semi sempreverdi nei climi miti ma caducifoglie dove in inverno imperversano le gelate. La loro fioritura, lunga e generosa, si estende per tutta l'estate da maggio-giugno fino a settembre-ottobre a seconda del clima. Raggruppati in ombrelle sciolte e arrotondate, ben libere dal fogliame, i loro piccoli fiori tubolari a trombetta, ampiamente stellati all'estremità, sono leggermente profumati ed emanano un dolce profumo di miele.
Originariamente malva violaceo, il colore dei fiori varia dal bianco al viola chiaro, passando per il rosa e le sfumature del lilla. In media, la tulbaghia raggiunge circa 40 cm di altezza in piena fioritura.
La Tulbaghia violacea è commestibile! L'intera pianta, compresi i fiori, ha un sapore simile a quello dell'aglio e può essere utilizzata come erba in cucina. Inoltre, in Sud Africa, è ancora utilizzato dagli Zulu come alimento e condimento.